Let’s spend the night togheter? Ma non ci penso neanche, vista la fine dylandoghiana che fa la ragazza in copertina! Passo invece volentieri, un quarto d’ora, all’ ascolto del debutto in studio di questo ensemble padovano capace di far esplodere le mie orecchie con del sano punk rock ‘77ino. Mi fà veramente piacere constatare, che anche nella nostra penisola, finalmente l’interesse per certe sonorità si stia espandendo a macchia d’ olio. Sembra infatti che negli ultimi anni i velenosi semi piantati dai vari Homoplastik, Bingo, Taxi e Transex (come chi sono ignoranti? Non sprecate altro tempo e andatevi a recuperare il loro materiale) stiano generando nuovi pericolosi frutti, specialmente nel Veneto, dove a Mudlarks, Tragics e Alleygators si affiancano anche questi altri 5 delinquenti. I The Wankers preferiscono le sonorità taglienti e la carica incendiaria di Dead Boys e Stooges ai coretti e alle mielose storie d’amore, propinateci dai vari emo e pop-punkers. Le due bands citate, sono i principali punti di riferimento dei The Wankers, perfettamente a loro agio nel maneggiare minacciosi riff rock’n’roll, assoli tamarri e cori anthemici. Il tutto è scandito da una voce roca che aggiunge un tocco britannico all'insieme. Nascono così i cinque brani di "Let’s Spend The Night Togheter", nel quale, meritorie di citazione, sono la riuscita cover di "Mothoread" (ma di chi è?) e la conclusiva "Dead End Generation", pervasa dal classico ritornello a presa rapida. Un’aggiustatina in fase di registrazione, che purtroppo appiattisce un po’ tutto, e questi ragazzi potrebbero veramente spaccare. Aspettiamo fiduciosi!

Recensione Realizzata da Roberto Barisone